BANDIERA BLU=MARE PULITO? NON E’ COSI’…

 

12 maggio 2010

Come accade puntualmente ogni anno, nella giornata di ieri sono state rilasciate le Bandiere blu per l’anno 2010. Quasto ambito riconoscimento viene presentato alla popolazione come un elenco di luoghi in cui il mare è pulito. Tuttavia non è proprio così.

Su sito di Fee Italia (l’associazione che si occupa di attribuire le bandiere blu) si legge:

Istituita nel 1987, anno europeo per l’ambiente, la Campagna è curata nei vari Paesi dalla FEE, Foundation for Environmental Education. La Bandiera Blu delle spiagge si assegna per: qualita’ delle acque, qualita’ della costa, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale. La Bandiera Blu degli approdi turistici si assegna per: qualita’ dell’approdo, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale ed informazioni.

Bandiera blu significa qualità delle acque?

Lo scorso anno mi capità di leggere casualmente un articolo del Resto del Carlino del 5 maggio dove, senza celare toni allarmistici, parlava di ben due ettari di spiaggia di Civitanova Marche inquinata da idrocarburi. Un bel casino: divieto di balneazione e lunghi lavori necessari alla bonifica e con le solite preoccupazioni degli operatori turistici che non amano mai accollarsi il rischio di una stagione rovinata.

Appena il giorno dopo venne lanciato dalla stampa in pompa magna l’elenco delle spiaggie con bandiera blu per l’anno 2009. Rimasi basito nel vedere Civitanova Marche inserito nell’elenco delle spiaggie blu.
Come è possibile? una spiaggia inquinata da idrocarburi con divieto di balneazione può fregiarsi della bandiera blu? Allora la bandiera blu non significa Mare pulito?

Nel giro di 10 minuti avevo già inoltrato una email ai responsabili di fee italia:

Inviato: mercoledì 6 maggio 2009 16.07
A: infofeeitaliaorg
Oggetto: Circa l’assegnazione delle bandiere blu

Oggi è la giornata in cui sono uscite le tanto attese liste dei comuni premiati da bandiera blu.

Sono anni che frequento le spiagge di Marche e Abruzzo e i “criteri internazionali spiagge” (http://www.feeitalia.org/doc/BF_criteri_spiagge.pdf) sono spesso inapplicati in numerosi punti.

Giusto per citare un caso evidente di attribuzione ingiustificata si può citare Civitanova Marche (MC) presente nella lista, ma alle prese con un problema di inquinamento della costa. Si legge su “il Resto del Carlino”:

“Spiaggia contaminata, parte la bonifica – Sarà vietata per almeno un mese Civitanova Marche, 5 maggio 2009 – Un tratto della spiaggia sud transennata, vietata per un mese […] l’area interessata dalla bonifica dei 20 mila metri quadrati di arenile a ridosso del molo sud contaminati da idrocarburi.”

L’articolo è disponibile online all’indirizzo: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/civitanova_marche/2009/05/05/172902-spiaggia_contaminata_parte_bonifica.shtml

Mi chiedo se l’attribuzione delle bandiere blu sia semplicemente una forma di pubblicità (ingannevole e forse a pagamento) o se l’organizzazione che le rilascia svolga attività di controllo e offre un servizio di segnalazione delle irregolarità.

Saluti, Rocco

Nel giro di un giorno ricevo la risposta:

Egregio Sig. ____,

La ringrazio per la sua mail e per l’attenzione verso la nostra organizzazione.

Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

La sua finalità è quella di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree costiere attraverso il raggiungimento di elevati standard relativamente a: qualità delle acque di balneazione, depurazione, raccolta differenziata, soccorso e sicurezza, gestione ambientale, informazione ed educazione ambientale.

La valutazione delle candidature dei Comuni avviene secondo una procedura operativa certificata, da parte di una giuria di esperti competenti in tematiche diverse e prevede il sopralluogo da parte del Reparto per la Tutela Ambientale dei Carabinieri e visite di controllo da parte della FEE Italia e della FEE International.

Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione si fa riferimento ai dati prodotti ogni 15 giorni dalle ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente).

E’ chiaro che non è possibile un monitoraggio giornaliero di tutte le spiagge Bandiera Blu, perciò il riscontro del turista o del residente è molto importante in quanto ci permette di avere un feed-back costante con il quale intervenire per correggere eventuali anomalie.

La sua e-mail è stata inoltrata al Referente Nazionale del Programma Bandiera Blu che provvederà a contattare il Comune di Civitanova Marche per avere delle risposte in merito.

RingraziandoLa ancora per la sua segnalazione e per l’attenzione nei confronti del nostro programma, Le invio i miei più cordiali saluti.

Riepilogando. La FEE è una associazione volontaria che stila graduatorie in base ad autocertificazioni e che usa dati delle ARPA riguardo la pulizia delle acque. Poi prevedono delle visite di controllo, senza specificare le modalità.

Ovviamente dopo questa risposta non ho più avuto ulteriori informazioni, e Civitanova Marche ha continuato a fregiarsi della Bandiera Blu per tutto il 2009. Come ovviamente gli è stata assegnata nuovamente nel 2010, anzi è stata promossa a “cinque stelle”.

Non che ce l’abbia con Civitanova Marche, che ho usato come singolo caso specifico, quando ce ne sarebbero decine.

Ma entriamo nel dettaglio. Il regolamento per l’attribuzione delle Bandiere Blu circa la qualità dell’acqua recita:

Conformità con i valori previsti dalla Direttiva Europea sulle Acque di Balneazione, relativamente a: Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali

Significa acque pulite? No, significa acque balneabili. la normativa europea citata infatti stabilisce dei parametri mandatori affinchè un tratto di mare sia balneabile. Ma mare pulito è un’altra cosa.

È il caso di approfondire Analizzerò la situazione di alcuni comuni della Regione Marche, ma questo non significa che la situazione sia difforme che nel resto d’Italia. Sul sito dell’arpam, l’organismo preposto al controllo, è possibile accedere ai dati relativi alla balneabilità (Acqua->Il mare) su cui sono presenti i dati relativi alle analisi delle acque.

Analizzando tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, comuni entrambi Bandiera blu, saltano all’occhio due tratti di spiaggia su cui vige il divieto permanente di balneazione. Siamo nei pressi della foce del fiume Chienti e i coliformi fecali superano i 150 UFC/100ml, ma non sono i soli problemi di quelle acque.

Anche Potenza Picena, sempre bandiera blu (anzi 5 stelle), ha un tratto non balneabile in corrispondenza dello scarico del depuratore comunale dove i coliformi fecali raggiungono un livello impressionante: 13000 UFC/100ml e gli streptococchi fecali 800UFC/100ml (il limite è 100 per entrambi). Anche i tratti balneabili contiqui a questo tratto hanno un elevato livello di coliformi fecali (80UFC/100ml).

Andiamo più a nord, Porto Recanati, ha ben 3 tratti (nei pressi delle foci del Musone e del Potenza, e nei pressi dello “scarico fiumarella”) di mare perennemente non balneabili ed è, tanto per cambiare, bandiera blu.

Risalendo ancora, troviamo finalmente dei comuni privi di tratti interdetti. Numana e Sirolo, dove il mare è notoriamente bello.

Mi fermo qui, ma sono sicuro che il problema non riguardi solo i comuni citati che, nel complesso, sono tutti luoghi squisiti su cui trascorrere ottime vacanze.

Quello che si vuole sottolineare, però, è che Bandiera Blu non significa mare pulito. Anche perché chiunque abbia avuto la possibilità di immergersi nel mare della Sardegna non avrebbe difficoltà a rispondere.

Fonte: www.roccodm.wordpress.com

De Martino Luca

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